I colori della natura domenica 20 ottobre 2013
“Qualche settimana prima della domenica di pasqua, la signora Casey metteva una pentola sul fuoco per farci bollire acqua e aceto, in cui aggiungeva della roba tritata per dare il colore e tingere le uova.
I fornelli erano invasi di pentole che bollivano e da ognuna usciva un odore diverso. Cipolle. Barbabietole. Spinaci. Puzza di cavolo rosso. Di caffè nero. Più l’odore dell’aceto. In ogni pentola un colore diverso: giallo, rosso, verde, azzurro o marrone.”
Così Chuck Palahniuk descrive in uno dei suoi libri, Rabbia, la madre del protagonista quando preparava i
colori naturali per tingere le uova, che dipinte con queste tinture, potevano poi essere mangiate.
Leggendo questo capitolo del libro, la mia curiosità e la mia voglia di utilizzare il più possibile prodotti naturali, si sono accese e ho pensato fosse il caso di fare un paio di ricerche.
Com’è logico, la natura ci fornisce infatti un sacco di coloranti naturali che con pochi semplici passaggi possono essere trasformati in comodi e atossici acquerelli che possiamo usare per dipingere senza preoccuparci degli eventuali
agenti chimici dei prodotti commerciali.
Questa soluzione può essere ottima anche per i bambini, che sono soliti sporcarsi con le vernici finendo anche per mettersi in bocca le mani impiastricciate.
Possiamo creare molti colori facendo ricorso ai più svariati prodotti. Per esempio si può ottenere il verde dalle foglie o dagli spinaci, il rosso dalla barbabietola, il giallo dalle cipolle e dai petali dei fiori o l’azzurro dal cavolo, il blu col succo di mirtillo.
La tecnica più rapida consiste nel prendere l’elemento del colore che più ci piace, triturarlo e poi frullarlo finemente aggiungendo acqua calda e sale.
Otterremo così dei delicati colori ad acqua, veri e propri acquerelli, che potremo usare come quelli “classici” o ancora come
coloranti alimentari. Purtroppo ovviamente questi colori non hanno lunga durata ed è opportuno consumarli rapidamente. Ma sarà sicuramente divertente mettersi all’opera di tanto in tanto per crearne di nuovi, magari coinvolgendo i nostri bambini in modo da accrescere il loro amore per la natura, mostrando loro quanto essa possa essere utile in molte occasioni.
Continuando le mie ricerche ho anche appreso che è possibile creare vere e proprie vernici, per dipingere mobili o pareti. Queste vernici sono fatte utilizzando terre naturali (che hanno colorazioni che vanno dal giallo al rosso, dal verde al nero) o ancora le spezie e i fiori, come il curry, lo zafferano, la curcuma, il sandalo o la lavanda che polverizzati assicurano un colore vivo e persistente ed emanano
piacevoli fragranze per un certo periodo. Per creare queste vernici sono ovviamente necessari dei leganti, quali il latte, l’amido o l’uovo, come facevano i pittori in antichità.
La lavorazione necessaria per la produzione di queste vernici non è poi molto complicata, la difficoltà sta più che altro nel dosare opportunamente i vari elementi. È comunque possibile trovarle in commercio.
Se ne serve una piccola quantità, ad esempio per fare un dipinto, basterà semplicemente mischiare 3 cucchiai di farina, una tazza d’acqua calda e 3 gocce d’olio d’oliva e farle poi bollire fino a quando non raggiungono la consistenza adatta.
Insomma sono numerosi e evidenti i vantaggi dell’utilizzare
pitture naturali rispetto a quelle di origine petrolchimica. Ci permettono di rispettare gli ecosistemi e utilizzare le materie agricole in esubero, nonché di creare ambienti più sani senza rischi per la nostra salute.
Ambra Rufini © RIPRODUZIONE RISERVATA
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